lunedì 30 marzo 2009

La casa del comandante di Valerio Varesi, ed.Frassinelli

Un'altra indagine del commissario Soneri che lo porta in un ambiente che gli è particolarmente congeniale,
la Bassa parmense,con le sue acque,le sue nebbie. Soneri conosce a menadito quel tratto del Po e
tutto quanto lo circonda,simile agli anziani che ancora abitano quei luoghi. E quindi per lui è uno scherzo
muoversi tra argini,stradine,minuscoli paesi,vecchie trattorie,casolari sempre più fetiscenti.
Ma l'atmosfera di fondo,così come le acque del Po,è inquinata:slavi che pescano il pesce siluro,altri
che trafficano in armi,speculatori che rubano la sabbia del fiume,ragazzi sbandati,spacciatori,tossici,
banditi e chi ne ha più ne metta.Il ritrovamento di due cadaveri implica altre indagini. Un giovane immi-
grato ucciso a colpi di mitraglietta, un vecchio ex-comandante dei partigiani,trovato nella sua casa morto
misteriosamente.Due storie diverse,ma Soneri si immette in questa atmosfera densa e oscura come la nebbia che incombe sulla Bassa,e trova un filo comune alle due morti, in una situazione dove passato e
presente si incrociano,partendo dai tempi dell'occupazione tedesca e arrivando alle Brigate Rosse.
E questo anche sul filo della memoria(un connotato sempre presente in molte opere di Varesi)di tanti
personaggi che sembrano uscire dal passato:il Nocia,la Gina,il Lumen,un vecchio che esce solo di notte,il
Carega...
Possiamo dire che i personaggi-base del romanzo sono almeno quattro:un Soneri amaro,il mondo che
lo circonda è cambiato,non ci sono più ideali,però lui non lascia,vuole dare una risposta a queste
morti,non perchè senta la responsabilità del ruolo,ma perchè questi morti reclamano giustizia e hanno
diritto ad averla. Angela,la sua compagna,qui in un ruolo più attivo,non solleva il suo uomo da certe
pene d'amore,anche lei non vuole legami fissi,non gli dà certezze,però lo affianca nelle indagini,lo so-
stiene. Poi il personaggio di Marotti,l-ex-partigiano trovato morto:uno che ha sempre combattuto
contro qualcosa più grande di lui,la miseria,il padrone,l'occupante tedesco,il tramonto degli ideiali
per cui ha combattuto,una sorta di Don Chisciotte dei nostri giorni. E infine il Po,dove finisce di tutto,
ridotto a una cloaca,a un cimitero,nonostante che poi tanti cerchino di sfruttarlo.Una sorta di metafora
attorno al marciume del mondo.....
Valerio Varesi ci conduce attraverso questo mondo con la sua scrittura ricca ma spointanea,pulita,ma
anche capace di riprodurre quelle atmosfere ovattate,quelle nebbie,quie silenzi.
Un romanzo d'azione che unisce il ritmo alla letteratura,il silenzio al colpo di scena,Varesi ci dà la "vita"
e si conferma anche scrittore atipico rispetto al altri che scrivono di gialli come in un rapporto di polizia
con linguaggio rude e scarno ,mai profondo.
GIUSEPPE PREVITI

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