lunedì 30 marzo 2009

Delitti disarmonici"di Silvio Bianchi-ed.Il Molo

Oggi diamo spazio a un giovane autore,Silvio Bianchi, da Pistoia- città che ultimamente sta offrendo
un vasto panorama di giallisti- con il suo romanzo giallo "Delitti disarmonici", pubblicato per le edizioni
Il Molo di Viareggio. Pistoia,Viareggio realtà cittadine consolidate che, in momenti in cui la cultura non
gode certo di buona salute ,recitano invece un ruolo molto attivo,e certo meritano un posto di
riguardo in una ipotetica storia del giallo toscano.
Silvio Bianchi ambienta la sua storia in una tranquilla cittadina toscana che viene scossa da una
improvvisa quanto cruenta serie di reati,che vanno da una rapina a un bancomat, seguita dalla
rocambolesca fuga dei banditi,a una serie di assassini che fanno pensare a un serial killer.....
Conduce le indagini l'ispettore Spada ,una figura assai concreta, lo vediamo sotto il prlo dl'uomo d'azione che deve risolvere il caso,ma anche nella forma di un personaggio tormentato come lo sono gliu uomini di tutti i giorni, con i suoi dubbi e le sue idee sui mali della nostra società.
L'autore da molta importanza agli aspetti psicologici con cui caratterizza i vari personaggi e nello stesso
tempo l'abbondanza di personaggi lo porta a mostrarci le varie tipologie umane portatrici di situazioni
diversificate.Problematiche universali,tipiche della nostra società, e ci sembra indovinata la soluzione
dell'autore di rinunciare alla parlata toscana,perchè i fatti e le situazioni possono accadere in qualunque
regione.
Lo scrittore è abile anche nel costruire le sue trame,apparentemente ci troviamo difronte a un giallo
d'azione,ma l'intrecciarsi delle varie vicende porta anche l'investigatore a fare sfoggio delle sue
capacità deduttive,della sua abilità di ragionamento,con una sorta di omaggio al giallo classico.E
Bianchi può essere iscitto a pieno titolo alla categoria di coloro che scrivono per descrivere la
realtà italiana attraverso il giallo e il noir. Significativo è il suo insistere sul tasto del dovere civile
richiamando il cittadino al dovere di testimoniare.

GIUSEPPE PREVITI

Nessun commento:

Posta un commento