venerdì 3 aprile 2009

LA BAMBINA DI PIETRA di Rossella Martina

La storia di una vita:un uomo padre di tre ragazze sta morendo.Ginevra,la figlia che vivecon lui,ripercorre la propria vita,la loro vita,con le sorelle Cecilia e Sara e la la cugina Lodovica.Dalla loro infanzia agli anni Ottanta il trascorrere dei loro giorni si interseca con gli eventi diquel periodo,dalle lotte studentesche al femminismo,e poi i rapporti personali,la droga,gli amori,i tradimenti.Una tranche di vita rivista con un senso di lucida ironia e di tanto rimpianto.Un libro che si svolge su più piani di narrativa:una vita che si spegne,ci troviamo a Viareggio,è la notte di carnevale,ma all'ospedale tutto si svolge desolatamente uguale,non c'è spazioper quel che avviene all'esterno,non c'è nemmeno comprensione per il dolore dei parenti,e allora ci si deve rifugiare nei propri ricordi.Un mescolarsi tra passato e presente,non tutto quello che si ricorda è bello,una storia di donnecon al centro un uomo protagonista.Il romanzo è scritto in prima persona, con la particolarità però di fare parlare in prima personai vari personaggi.Molto accurata la scelta dei nomi dei vari personaggi,più scontati quelli delle donne se vogliamo,decisamente più insoliti quelli degli uomini,ma tutti con un significato e un destino insiti nel nomestesso.Un libro che appassiona e commuove,scritto con grande partecipazione ed emozione dall'autricee un grande titolo di merito è riuscire a trasmettere queste sensazioni al lettore.La bambina di pietra è edita da Del Bucchia editore.

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